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Immersioni alle Isole Tremiti tra fondali e relitti

Lo snorkeling e il diving sono due termini che hanno fatto da qualche anno ormai la loro comparsa su molti dei cataloghi turistici più diffusi: possono praticarsi un po’ ovunque ma alle Isole Tremiti queste attività sono in grado di regalare momenti indimenticabili difficilmente paragonabili ad altre località di mare. Sia che vogliate osservare il mondo sommerso con maschera e tubo nuotando in superficie (lo snorkeling) sia che preferiate immergervi completamente per toccare con mano le bellezze dei fondali (diving), quello che troverete nelle acque delle Tremiti vi lascerà senza fiato: un tripudio di forme e colori che nessuna descrizione, per quanto minuziosa, o fotografia, per quanto ben fatta, saprà rendere al meglio.

Triglie giganti, dentici, orate, polpi, stelle marine, margherite di mare, ricciole, ippocampi, molluschi e crostacei di ogni tipo sono solo alcune delle specie di flora e fauna marina in cui ci si potrà facilmente imbattere durante un’immersione solitaria o di gruppo oppure, perché no, insieme alle guide messe a disposizione dai Diving Center di San Domino: sono ben 23 i percorsi subacquei tra cui scegliere, classificati in ordine di difficoltà e per tipologia di fondali.

Le coste delle Isole Tremiti, ad ogni modo, non sono molto profonde (tranne qualche eccezione) e ciò permette immersioni anche ai meno esperti, fatto salvo il buon senso nel riconoscere i propri limiti e nell’essere prudenti: avventurarsi sott’acqua in prossimità degli scogli con un mare non perfettamente calmo potrebbe esporre i sub meno preparati a rischi non di poco conto.

Un’altra grande attrazione dei fondali delle Tremiti sono i relitti in cui è facile imbattersi nuotando a pochi metri di profondità: ancore, resti di navi risalenti a varie epoche o anche il motore di un aereo, giusto per citarne qualcuno.

Nuotare su questi relitti dà l’impressione di restare sospesi sulla storia di questi territori, oggi così ospitali ma un tempo purtroppo fatali a molti viaggiatori. Si va da relitti come quello di Cala dei Benedettini risalente al I sec. a.C. a quello di una galea turca di metà Cinquecento con 4 cannoni di bronzo. Il più famoso e recente è però quello del “Lombardo”, lo storico piroscafo utilizzato da Garibaldi durante la spedizione dei Mille del 1860 e poi riconvertito in traghetto per trasportare milizie e prigionieri dalla terraferma alla colonia penale delle Tremiti: il suo naufragio avvenne presso Cala degli Inglesi nella notte tra il 12 e il 13 marzo 1864 mentre il suo ritrovamento è del febbraio 2005.

Il Parco Marino delle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono state dichiarate Riserva Marina nel luglio del 1989 e dal 1996 il loro territorio è entrato a far parte del Parco Nazionale del Gargano. Si tratta di una delle aree marine protette più significative nel suo genere data l’unicità dei luoghi e la concentrazione di flora e fauna davvero fuori dal comune.

Le Isole Tremiti si possono considerare dal punto di vista della bio-diversità una sorta di Mediterraneo in miniatura con un vantaggio considerevole: i ridotti tassi di inquinamento rendono possibile la salvaguardia di specie altrove in via di estinzione oppure già scomparse.

E’ il caso degli alcionari mediterranei, presenti qui in grande quantità ma estremamente rari altrove. Lo stesso vale per le spugne tra cui le Paramurucee della rara tipologia bicolare, per i coralli e per innumerevoli altre specie di piante marine coperte da tantissimi microrganismi, crostacei, molluschi e pesci che vivono in simbiosi con i fondali (indicati col termine di ‘benthos’) dando vita a scenari sempre in evoluzione.

I protagonisti delle acque delle Tremiti sono però i pesci che in gran quantità affollano ogni anfratto di roccia sottomarina.

Il pelagico è probabilmente il più frequente ma non vanno dimenticati gli astici, le aragoste, gli ippocampi, i cefali, gli astici, le orate, i dentici, i polpi, le seppie e le cernie: ognuno nel proprio habitat, ognuno alle proprie profondità, queste e tante altre specie popolano un panorama sommerso di bellezza autentica.

Il parco è diviso in 3 zone ed il regolamento è piuttosto rigido (altrimenti verrebbe meno la sua funzione protettiva dell’ambiente marino).

La zona A è caratterizzata dal divieto totale di pesca, balneazione ed anche la navigazione senza la previa autorizzazione delle autorità oppure nell’ambito di visite guidate: comprende l’Isola di Pianosa.

Per la zona B che comprende Capraia (da Cala Sorrentino allo scoglio Caciocavallo) e San Domino (da Punta Provvidenza a Punta Secca) ha dei divieti molto simili: è proibita la pesca subacqueadi ogni tipo e la navigazione tranne quella autorizzata.

La zona C è detta ‘di riserva parziale’ in quanto sono consentite le immersioni e la pesca sportiva: comprende la gran parte dell’Isola di San Domino e l’Isola di San Nicola.

Isole Tremiti Numeri Utili

alcuni Numeri Utili per la vostra permanenza sulle Isole Tremti in Puglia

Numeri Utili

Municipio

Isola di San Nicola
Infotel : 0882 – 463063

Guardia Medica

Isola di San Domino
Infotel : 0882 – 463234

Guardia Medica

Isola di San Nicola
Infotel : 0882 – 463061


Ufficio Postale

Isola di San Nicola
Infotel : 0882 – 463001

Ufficio Postale

Isola di San Domino

Carabinieri

Isola di San Nicola
Infotel : 0882 – 463010

Capitaneria di Porto

Isole Tremiti
Infotel : 0882 – 463262

Guardia di Finanza

Isola di San Nicola
Infotel : 0882 – 463015

Farmacia

Isola di San Domino
Infotel : 0882 – 463327

a presto

Il Cavalluccio Marino delle Isole Tremiti

Probabilmente uno dei pesci marini più simpatici d’aspetto, l’Ippocampo o Cavalluccio Marino, pur diffuso un po’ in tutte le acque salate del pianeta con una temperatura medio-alta, trova uno dei suoi habitat più congeniali proprio nella riserva marina delle Isole Tremiti. Le acque calde, i fondali non molto profondi e soprattutto le ampie praterie di Posidonia rendono il cavalluccio marino uno dei protagonisti delle esplorazioni subacquee di queste zone.

Dal tipico corpo allungato, con formazioni circolari ossee e senza squame pur essendo un pesce, non è un veloce nuotatore ma preferisce agganciarsi alla vegetazione sottomarina con la sua forte coda prensile a cui si deve, insieme alla pinna dorsale, il tipico movimento ondulatorio che ricorda il galoppo di un cavallo.

Si nutre per lo più di gamberetti, giovani pesci di piccole dimensioni e plancton: è però anch’esso una preda e, non potendo contare su un nuoto veloce, è dotato di un’ottima vista da lontano e di occhi in grado di offrire un ampio campo visivo e di muoversi indipendentemente in maniera del tutto analoga a quelli dei camaleonti.

Una delle caratteristiche più singolari è quella relativa alla riproduzione: dopo aver generato le uova, infatti, la femmina le deposita in una sacca addominale del maschio dove completeranno la loro gestazione e verranno alla luce i cuccioli.

Questi sono già alla nascita capaci di nuotare e di procurarsi il cibo da sé: i genitori, d’altronde, non si curano affatto di loro dopo la nascita.

La sua presenza nei fondali delle Tremiti ha un doppio valore.

Da un lato rappresenta un’oasi protettiva per un animale a rischio di estinzione: l’«hippocampus hippocampus», dal colore rossiccio, e l’«hippocampus guttulatus», dai toni giallastri, le due specie più frequenti da queste parti, sono annoverate tra quelle protette dal CITES che ne proibisce la cattura e la vendita; la particolare conformazione ha finito col rivelarsi un boomerang per questa specie che trova anche, suo malgrado, largo uso nella medicina tradizionale cinese.

Dall’altro sono sempre più numerosi gli studi che confermano come questo grazioso pesce prediliga acque non inquinate: un ulteriore attestato della purezza del mare delle Tremiti.

Sono attestate altre specie non rientrati, per ora, tra quelle protette dalle autorità: l’invito è comunque quello di ammirarlo durante le immersioni sui fondali ma di evitare in ogni caso di catturarlo o rovinarne l’habitat.

Le Spiagge delle Isole Tremiti

Un posto particolare come le Isole Tremiti non poteva non avere delle spiagge fuori dall’ordinario. Più che di spiagge vere e proprie qui si parla di “cale” o “calette”, insenature o avvallamenti verso il mare che sembrano fatti apposta per sdraiarvisi sopra e prendere il sole prima e dopo aver fatto un tuffo in acqua.

Di cale di sabbia e ciottoli non ce ne sono molte e si concentrano per lo più sull’isola di San Domino, non a caso quella maggiormente attrezzata dal punto di vista della ricettività turistica: tra queste ricordiamo Cala Matano, Cala dei Benedettini, Cala Zio Cesare, Cala del Bue Marino e Cala delle Arene.

Alcune di queste, come Cala Matano o Cala dei Benedettini, sono dotate di servizi standard come sdraio e ombrelloni mentre in altre è preferibile portarsi ciò che si intende utilizzare: va però tenuto presente che in molti casi l’ombrellone è quasi superfluo per via dell’ombra dei Pini d’Aleppo.

La maggior parte del profilo costiero delle Tremiti è costituito da rocce e ciò rende incompatibili questi luoghi con il turismo di massa tipico di altre zone dell’Adriatico: in compenso le tante cale, rocce, grotte e scogli, oltre che di bellezza mozzafiato, sono ricchissimi di storie e leggende testimoniate dai nomi che portano.

Alcune cale, come quella presso i Pagliai, sono raggiungibili solo via mare, noleggiando agevolmente un gommone: consigliamo però particolare prudenza soprattutto ai navigatori non esperti.

Sull’Isola di Capraia segnaliamo Cala dei Turchi, Cala di Sorrentino ed anche Cala Pietra del Fucile, di recente indicata come la miglior «spiaggia» da un ente per la qualità del mare.

A differenza delle altre due San Nicola ha solo un paio di aree, peraltro non ampie, dove prendere il sole e fare il bagno: i suoi fondali sono inoltre costituiti da rocce franate ed hanno una profondità media sensibilmente maggiore. La Cala del Cretaccio completa il quadro delle spiagge tremitesi. Il fatto che non siano particolarmente ampie è uno svantaggio facilmente compensabile con le bellezze che si possono visitare circumnavigando le isole oppure esplorando i fondali. Estremamente caratteristiche e degne di visita sono le tante grotte disseminate lungo il perimetro delle Tremiti tra cui ricordiamo la Grotta del Sale, la Grotta delle Viole, la Grotta delle Murene, la Grotta delle Rondinelle, la Grotta del Bue Marino, la Grotta della Madonna e la Grotta del Leone. Molto apprezzati anche gli scogli: lo Scoglio dell’Elefante, lo Scoglio segato, gli Scoglietti presso Capraia e i Pagliai sono solo alcuni dei più noti.

Inaugurata elisuperficie alle Isole Tremini

Dalle Tremiti al Salento, via da oggi
alla prima delle 10 elisuperfici in Puglia

Rassegna Stampa Isole Tremiti
Foggia – Si è svolta stamani la conferenza stampa di inaugurazione dell’elisuperficie di San Domino nelle isole Tremiti, la prima prevista dalla Rete Eliportuale Pugliese che si articolerà dal nord al sud della Puglia, nelle località di Melendugno, Supersano, Bari Policlinico, Foggia, Celenza Valfortore, San Giovanni Rotondo Vieste, Peschici e Isola di San Nicola.

La Rete, unica in Italia per la sua specificità operativa, mira a realizzare una serie di eliporti per assicurare le operazioni di elisoccorso, per la protezione civile e per il trasporto dei passeggeri nelle aree di difficile accessibilità.

L’importo stanziato dalla regione per la progettazione, la realizzazione e la gestione triennale dell’intera rete, è di 4,9 milioni di euro. «Si tratta di una ulteriore, grande innovazione per i trasporti in Puglia – ha affermato l’Assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo – che arricchisce l’offerta trasportistica, la integra con le altre modalità esistenti nel territorio e crea le premesse per il consolidamento dell’economia dei territori interessati, venendo incontro anche alle problematiche legate alla sicurezza e alla salute dei cittadini».

Alla conferenza hanno partecipato il sindaco delle Isole Tremiti, Giuseppe Calabrese, l’Amministratore Unico di Alidaunia, Roberto Pucillo, che gestirà i servizi, e l’assessore provinciale ai trasporti della Capitanata, Nicola Vascello, i quali hanno sottolineato l’importanza che questo servizio rivestirà anche per il turismo delle aree interessate.

La prossima elisuperficie che sarà attivata verso metà ottobre, sarà quella attrezzata nell’area del Policlinico di Bari.

Fonte: Gazzettadelmezzogiorno.it

Studiare in videoconferenza Isole Tremiti

Studiare in videoconferenza

Iniziate le lezioni per i due studenti delle Tremiti di prima e terza media seguiti a distanza dall’Ungaretti di Manfredonia
di Anna Maria Vitulano

Anche i due alunni di scuola media residenti alle Isole Tremiti, uno dei quali iscritto alla terza classe della secondaria di primo grado e l’altro alla prima, lo scorso 19 settembre hanno iniziato regolarmente il nuovo anno scolastico grazie all’istituzione di corsi di preparazione agli esami di idoneità alla classe seconda e quelli di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione.

E’ l’istituto Ungaretti di Manfredonia che provvede all’assolvimento dell’obbligo scolastico dei bambini residenti nel comune delle Isole Tremiti. Considerato che la normativa vigente non consente, in presenza di un numero esiguo di alunni, l’istituzione di classi, il dirigente scolastico, Lorenzo Vitulano, ha ottenuto dall’Ufficio Scolastico Provinciale l’autorizzazione ad istituire i due corsi di preparazione. Arturo Santoro, il più grande, per due anni è stato l’unico studente tremitese di scuola media; ora ha in classe Sciames, 12 anni figlio di una donna del luogo sposata con un uomo originario delle Mauritius che sull’arcipelago gestisce un bar.

Con il “Progetto Arturo”, approvato dalla Provincia di Foggia, è stato istituito un finanziamento di 10mila euro con cui l’amministrazione della sede centrale della scuola frequentata dal ragazzino, la Ungaretti di Manfredonia, ha dotato la classe del suo studente “distaccato” di un nuovo pc e di un collegamento adsl per l’utilizzo del sistema di videoconferenza.

Fonte: manfredonia.net

Turismo alle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono senza dubbio un posto incantevole: il mare è favoloso e la natura che le abita è in grado di mostrare bellezze davvero fuori dal comune.

Appare però opportuno delinearne un po’ meglio le caratteristiche del turismo.

Le Isole sono adatte a tutti, grandi e piccini, coppie, famiglie e gruppi di età diverse. Tuttavia bisogna ricordare che le Tremiti sono quanto di più lontano ci sia dal turismo di massa fatto di ampie spiagge fitte di ombrelloni e sdraio: le spiagge sabbiose sono poche e strette ed anche laddove vi siano servizi per i bagnanti è bene fare i conti l’esiguità degli spazi. O si arriva in spiaggia per tempo, quindi, o è preferibile spostarsi sulle aree rocciose. Chi non vi è abituato potrebbe trovarle poco gradevoli – benché la crescita del turismo in Croazia, dove di fatto tutte le spiagge hanno questa caratteristica, ne dimostri la piena compatibilità col turismo – anche perché le rocce tendono a riscaldarsi più della sabbia: un buon telo e gli zoccoli ai piedi sono assolutamente indispensabili!

Nel periodo estivo, che si opti per una gita di una giornata o per un soggiorno prolungato, è opportuno evitare gli spostamenti negli orari della tarda mattinata: oltre ad essere i momenti più caldi sono anche quelli scelti dalla maggior parte dei pendolari che affollano quotidianamente aliscafi, spiagge e posti all’ombra.

Se amate la vita comoda e non riuscite a staccarvi dai comfort del vostro appartamento è probabile che la scelta di una vacanza alle Tremiti sia da vagliare con attenzione. Come più volte rammentato non è possibile portare con sé l’automobile e dunque anche il bagaglio da preparare risentirà di ciò: è pur vero che gli hotel mettono a disposizione frequenti navette, volte proprio a sopperire a questo inconveniente, ma è sempre consigliabile portare con sé solo lo stretto necessario.

Il bello delle Tremiti è in fondo il contatto diretto con una natura quasi incontaminata ma ciò comporta, ad esempio, la necessità di percorrere a piedi qualche centinaio di metri su strada non asfaltata e magari portandosi dietro ombrelloni, teli e sdraio. I bambini non troveranno con la stessa frequenza delle località della riviera continentale parchi-giochi a loro dedicati né potranno divertirsi con la sabbia, a meno di non andare nelle poche cale in cui è presente.

Gli amanti della movida notturna e della mondanità delle discoteche più esclusive dovranno moderare un po’ le loro pretese: non essendovi orde di turisti concentrati in un unico posto i locali si adeguano di conseguenza. Diversi ristoranti ed hotel prevedono il servizio-animazione e hanno una sala da ballo ma nulla a che vedere con i locali alla moda di altre zone dell’Adriatico.

Il mare, stupendo, fa spesso i capricci e non di rado, col mare mosso, vengono sospesi i collegamenti con la Penisola: ciò significa che i navigatori non troppo esperti non devono in alcun caso avventurarsi in mare, magari noleggiando un gommone o una canoa, se le condizioni di questo non siano di assoluta calma.

Per godere appieno delle Isole Tremiti ci vuole un po’ di pazienza e molto rispetto per i luoghi: bisogna essere disposti, ad esempio, a portare con sé la busta di spazzatura prodotta durante il picnic (assolutamente vietato, oltre che estremamente irrispettoso, abbandonare i propri “resti”) anche per un bel tratto prima di trovare una pattumiera.

Ma per un posto così ne vale decisamente la pena.

Isole Tremiti Festività e Manifestazioni

Come in tutti i paesi che hanno saputo mantenere vive le proprie tradizioni, anche le Isole Tremiti danno grande importanza alle celebrazioni in occasione di ricorrenze e festività particolari, non per forza religiose. La maggior parte di queste avviene nel periodo primaverile ed estivo, più precisamente da Pasqua a settembre, quando il flusso turistico è più elevato.

Una delle feste più caratteristiche è quella dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, le cui celebrazioni si tengono il giorno di Ferragosto e si estendono per un arco di 48 ore. La statua della Vergine viene portata in processione prima per le strade e poi, analogamente a molti altri posti di mare, posta su un peschereccio bardato per l’occasione accompagnata da spettacoli pirotecnici. Le celebrazioni proseguono anche nei giorni successivi con giochi popolari, come l’albero della cuccagna, e una frittura da record di pesce azzurro appena pescato. Il mare è sempre al centro delle manifestazioni tremitesi: è qui che si tengono i campionati mondiali di pesca subacquea e un raduno di appassionati di barche a vela di livello internazionale così come si dà il giusto risalto all’istituzione della Riserva Marina, avvenuta nel 1989, con la Festa del Mare nell’ambito della quale si analizzano e si fanno conoscere le bellezze del parco naturale.

Da non perdere sono le celebrazioni in onore di San Nicola di Mira così come il corteo medievale, nel centro storico di San Nicola, in cui gli abitanti e le associazioni culturali del luogo mettono in scena uno spaccato della vita sull’isola di un tempo che fu. Gli amanti della buona tavola e soprattutto dei dolciumi non potranno mancare alla sagra annuale dei dolci tipici e dei prodotti della pasticceria locale, a base di mostaccioli, cartellate e il caratteristico dolce al limoncello.

Una delle manifestazioni più importanti è il “Tremiti Festival” che da anni ormai è un appuntamento fisso per turisti e residenti: ad organizzarlo uno dei cantautori più significativi del panorama musicale italiano degli ultimi 25 anni, Lucio Dalla. Innamorato delle Tremiti, di cui è cittadino onorario, dove ha dichiarato di aver ricevuto l’ispirazione per la composizione di alcune tra le sue canzoni più belle, da “4 Marzo 1943” a “Piazza Grande”, da “Com’è profondo il mare” a “La casa in riva al mare”, Dalla invita ogni anno nei pressi dell’abbazia benedettina i suoi amici cantautori, dando vita ad uno spettacolo davvero suggestivo, un mix mirabile tra melodia e paesaggio.

Isole Tremiti sarà realizzato un Ponte di 550 metri

Isole Tremiti, pronto il ponte della storia

550 metri di costruzione in legno per unire due sponde, 80 box turistici all’interno della struttura. Da un’idea di Ferdinando primo il colosso del Gargano di Michelangelo De Meo

 

Manfredonia – Un ponte in legno, lungo 550 metri, per collegare le isole Tremiti. L’idea è dell’ingegnere sipontino Michelangelo De Meo, da un antico progetto del re borbonico Ferdinando I. Già nel 1792, il re di Napoli e Sicilia istituì infatti una colonia penale nelle isole per custodire i vagabondi del continente. Nelle intenzioni del re, dopo un periodo di rieducazione, i detenuti sarebbero tornati su terraferma per essere abilitati. “A quel tempo – dice De Meo – un pontile in legno univa le isole di San Domino e San Nicola”. Rispolverati gli atti della real casa, l’ingegnere porta alla luce l’impensabile: un pontile in legno lungo 1200 metri che unisce due siti delle Tremiti.

“La costruzione è del 1800 e fu un’idea del re. La struttura non era molto alta – continua De Meo – e causa il frequente moto ondoso, fu presto instabile. Nessuno, prima del sottoscritto, aveva mai pensato ad un’opera di manutenzione. Non ci sono pubblicazioni passate che ne fanno riferimento. L’unica è la mia, ho anche registrato diritti alla S.i.a.e”. Dopo la costruzione, il ponte borbonico scomparve negli abissi marini. “Nonostante la solida struttura, il ponte fu smontato per i costi di manutenzione. Il mio progetto parte da qui, sulla base dell’intuizione reale”. Analizzata la struttura di centinaia vecchi ponti in legno, De Meo dà corpo, nel 2001, alla sua meravigliosa creatura.

 

“Come il vecchio ponte, questo sarà interamente in legno lamellare, con un impatto ambientale minore rispetto a materiali che deturpano il territorio. Più economico, di facile montaggio ed esecuzione il ponte sarà un’opera retrattile: in qualsiasi momento potrà essere smembrato”. Lungo 550 metri, il ponte ospiterà al suo interno un’ottantina di box turistici, fungenti da aree di promozione territoriale. Per l’ingegnere questo consentirà “un grande afflusso del turismo mondiale”, che avrà nelle Tremiti “il cuore pulsante dell’intero territorio”. Il ponte sarà suddiviso in aree ciclabili e pedonali consentendo, in determinate ore, il passaggio di motocarri elettrici per il trasporto delle merci. Arredato con panchine, schermi e telecamere subacquee, il ponte sarà rivestito da una copertura a falda poiché, come tutti gli edifici dell’arcipelago, sarà “abitato e destinato ad attività di promozione turistica”. Realizzato un grande impianto fotovoltaico per il rispetto dell’ambiente e il recupero di una quantità di acqua piovana, risorsa, da queste parti, “alquanto rara”. La realizzazione della struttura consentirà la creazione di 16 nuovi attracchi per i natanti. Tempo di costruzione dell’opera 18 mesi.

Fonte: (ilgrecale.it  – Giuseppe de Filippo)