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Schiuma bianca sulle isole Diomedee, sembra un fenomeno naturale.

 Aggiornamento 3 Luglio 2013 …

Sono stati resi noti i risultati degli esami da parte dell’Arpam la schiuma solida.Dalle analisi non sono emerse sostanze inquinanti. La schiuma sarebbe quindi riconducibile al disgregarsi di un’alga non tossica dovuto al repentino abbassamento delle temperature e al moto ondoso dell’ultimo periodo.

Massiccia presenza di mucillagine e nessun tipo di sostanze inquinanti: è questo il bilancio dell’azione sul tratto di mare che interessa le coste delle isole Tremiti, in particolare quelle di San Domino. Gli ambientalisti hanno chiesto di verificare l’origine e le caratteristiche di un fenomeno che all’inizio dell’estate 2013 ha colpito la zona: è comparsa una sospetta massa bianca in mare, lungo il litorale che costeggia San Domino, la quale continua a destare sospetti creando l’effetto di un paesaggio surreale.

Panorama dalle Isole Tremiti

L’aspetto più evidente di questo insolito fenomeno è la produzione di una grossa quantità di schiuma che si propaga per chilometri arrivando anche a sfiorare la terraferma. Immediati gli interventi e i sopralluoghi finalizzati alla verifica delle reali condizioni delle acque; in ogni caso, comunque, al momento dell’ispezione, la situazione si è presentata priva della criticità iniziale.

Le conseguenze sull’ecosistema certo sarebbero devastanti per quel che concerne l’alterazione della clorofilla e del fitoplancton marino delle isole Tremiti, proclamate come è noto, Area marina protetta (Amp) del Parco nazionale del Gargano, e da sempre sottoposte ai massimi standard di conservazione e tutela. Ma dai primi accertamenti pare si tratti di un semplice fenomeno biologico, anche se il fenomeno in questione non si è mai verificato prima.

Le autorità che hanno eseguito i primi controlli, vigili, Capitaneria di Porto e uomini del laboratorio analisi, recandosi sul posto ed avendo prelevato le acque per sottoporle ad analisi, hanno fornito risultati che pare abbiano sciolto l’arcano. Gli esperti infatti parlano di un fenomeno che potrebbe derivare da una combinazione di vento, correnti e microalghe, e le verifiche fin’ora effettuate ricondurrebbero semplicemente il fenomeno a qualcosa di biologico: sarebbe solo mucillagine, alghe morte; infatti per due metri nella schiuma si vedono i filamenti in decomposizione e l’effetto della schiuma sarebbe causato dall’infrangersi delle onde sugli scogli.

Il risultato dell’attività, è derivante da vari interventi operativi pianificati e realizzati dopo un’attenta valutazione del fenomeno, e da missioni di equipes specifiche già in atto nell’ambito del programma di monitoraggio delle acque delle Tremiti. L’acqua delle isole Diomedee è stata campionata più volte e sottoposta ad analisi con microscopio, e la schiuma pare si sia presentata come un semplice aggregato di sostanza gelatinosa senza struttura cellulare, escludendo quindi la presenza di batteri indicatori di inquinamento di origine fecale. Tutto ciò ha portato ad ipotizzare che si tratti di mucillagine.

In effetti gli aggregati gelatinosi, prodotti dall’essudazione di microrganismi come le alghe unicellulari, per effetto delle condizioni meteo-climatiche e di idrodinamismo che hanno caratterizzato le acque delle Tremiti in questo periodo (elevate temperature e mare calmo), tendono ad aggregarsi in lunghe strisce galleggianti. La presenza delle bolle, inoltre, sarebbe dovuta al fatto che durante tale processo, queste sostanze intrappolano una ricca flora di organismi unicellulari, la cui attività metabolica provoca la formazione di gas.

In poche parole si dovrebbe trattare di piccole escrezioni di alghe fitoplanctoniche, presenti normalmente in ambiente marino. Sono certamente un indice di stress dell’intero ecosistema, esasperato dal caldo fuori norma delle ultime settimane e dall’assenza di vento e correnti che hanno causato il ristagno delle acque. Ma sembrano essere fenomeni del tutto naturali.

Isole Tremiti Terreni in Vendita – La Stampa

Isole Tremiti, l’asta va deserta: nessuna offerta per i terreni edificabili

(fonte: adnkronos.com)

Foggia, 25 apr. (Adnkronos) – Nessuna offerta è stata presentata oggi, giorno di scadenza, al Comune delle Isole Tremiti per l’asta dei terreni edificabili sulle isole maggiori di San Domino e San Nicola. Si attendono ora le comunicazioni ufficiali del commissario straordinario e del responsabile del procedimento sull’esito della procedura che fissava a domani la seduta pubblica per il pubblico incanto e a sabato la sessione della commissione giudicatrice.

Sull’esito dell’asta potrebbero aver pesato le numerose polemiche e lo scontro tra l’assessore regionale all’assetto del territorio Angela Barbanente ed il commissario Carmela Palumbo tanto da far ritenere per qualche settimana che la procedura era stata sospesa e costringere il Comune a ribadire invece che era tutto ancora in corso.

”Il fatto che l’asta per la vendita di alcune aree pubbliche delle Tremiti oggi sia andata deserta, può essere una buona occasione per fermarsi a riflettere su come poter intervenire per preservare questo enorme patrimonio paesaggistico e turistico della nostra Puglia – commenta il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese – Auspichiamo che questa pausa forzata nella vendita possa essere occasione affinché la Regione intervenga e solleciti anche un intervento del Governo di concerto con gli Enti Locali per fare in modo che il patrimonio delle Tremiti resti un patrimonio intatto e messo in salvo da qualsiasi tipo di intervento che possa metterne a rischio la fruizione da parte di tutti”.

Per il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, non bisogna ”abbassare la guardia affinché si conservi intatto e nella disponibilità di tutti lo straordinario paesaggio delle isole Tremiti. Occorre trovare una strada che scoraggi definitivamente qualsiasi tentativo di speculazione edilizia su quello che è un patrimonio di tutto il Paese”. ”Le Tremiti – avverte – non si toccano”.

“Bisogna assolutamente scongiurare la cementificazione in una delle aree protette più belle e ricche di biodiversità d’Italia, d’Europa e del mondo”, dichiara poi il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. “Salvare le Tremiti dal cemento è possibile – aggiunge – e per questo chiediamo al ministro dell’Ambiente Corrado Clini e al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola di intervenire immediatamente”.

“Il ministro dell’Ambiente – chiede Bonelli – si adoperi per un’immediata modifica, attraverso un decreto ministeriale, del Piano d’assetto del Parco delle Isole Tremiti mentre il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si adoperi per una modifica, attraverso una delibera di giunta, dei piani paesistici della Regione Puglia. In entrambi questi provvedimenti che devono essere assunti con la massima urgenza si dichiari l’inedificabilità di quelle aree delle Isole Tremiti che, inspiegabilmente, fino ad oggi sono state edificabili”.

“Per ripianare i debiti di un comune non si può distruggere un bene comune e ambientale così straordinariamente importante mettendolo in vendita aree uniche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico per consentire la cementificazione. Per questo – spiega il leader ecologista – noi Verdi chiediamo a Clini e a Vendola di intervenire immediatamente per impedire quello che sarebbe un vero e proprio sfregio ad un patrimonio comune del nostro Paese”.

Il Comune sperava di ricavare oltre quattro milioni di euro dalla vendita di 32mila metri quadrati (in più lotti) sull’isola maggiore, San Domino, e del lotto unico di 37mila mq sull’isola di San Nicola, terreni che rientrano in un Piano di edilizia economica e popolare. In particolare, su San Domino, l’isola maggiore dove vivono i circa 500 abitanti, la superficie complessiva del lotto edificabile è di mq 31.585 con vendita in porzioni di lotto dell’importo stimato in euro 370.536 ciascuno. Su San Nicola il lotto è unico, esteso mq 37.046 ed in vendita per intero ad euro 363.825, secondo la stima.

La Regione, contraria all’iniziativa, aveva scritto nuovamente nei giorni scorsi al commissario straordinario Carmela Palumbo, che ha sostituito lo storico sindaco delle Tremiti Giuseppe Calabrese, dopo la nota formale inviata all’inizio di aprile a cui dal Municipio hanno risposto ribadendo che l’asta era una procedura ”conforme” al Piano di edilizia sociale approvato dalla Regione.

Alle Tremiti peraltro a maggio si vota: sono quattro i candidati alla carica di sindaco e quello dell’asta non è il principale argomento di campagna elettorale visto che il turismo rimane il tema di punta, peraltro nell’anno in cui se ne è andato un ”tremitese” adottivo doc, il cantautore Lucio Dalla, che aveva eletto le isole a suo ”buen retiro” estivo e a cui in estate sarà dedicato un memorial. D’altra parte, l’equilibrio su cui nasceva l’asta era fragilissimo: da un lato le esigenze di cassa e di ripianamento del deficit pubblico e dall’altro la tutela di isole affascinanti e perennemente minacciate da trivellazioni petrolifere o speculazioni edilizie.

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Asta terreni Tremiti: Bonelli (Verdi), salviamo da cemento
‘Clini e Vendola intervengano immediatamente’

(fonte: ansa.it)

(ANSA) – BARI, 25 APR – “Bisogna assolutamente scongiurare la cementificazione in una delle Aree protette più belle e ricche di biodiversità d’Italia, d’Europa e del Mondo”. Lo afferma in una nota il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli a proposito della decisione del commissario prefettizio delle Diomedee di mettere all’asta nei prossimi giorni alcuni ettari di terreno comunale delle Isole Tremiti. Il ricavato dell’asta dovrebbe servire ad evitare il dissesto finanziario del Comune, commissariato da mesi e dove si voterà il 6 e 7 maggio prossimi.

”Salvare le Tremiti dal cemento – afferma Bonelli – è possibile e per questo chiediamo al ministro dell’Ambiente Corrado Clini e al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola di intervenire immediatamente”.

“Il ministro dell’Ambiente – afferma Bonelli – si adoperi per un’immediata modifica, attraverso un decreto ministeriale, del Piano d’Assetto del Parco delle Isole Tremiti mentre il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si adoperi per una modifica, attraverso una delibera di giunta, dei piani paesistici della Regione Puglia – spiega il leader ecologista -.

In entrambi questi provvedimenti che devono essere assunti con la massima urgenza si dichiari l’inedificabilità di quelle aree delle Isole Tremiti che, inspiegabilmente, fino ad oggi sono state edificabili”.

“Per ripianare i debiti di un comune – evidenzia ancora Bonelli – non si può distruggere un bene comune e ambientale così straordinariamente importante mettendolo in vendita aree uniche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico per consentire la cementificazione”.(ANSA).

Le Isole Tremiti e la Puglia Salutano Lucio Dalla

Un Saluto a Lucio Dalla dalle Isole Tremiti

fonte: ANSA

(ANSA) – ISOLE TREMITI (FOGGIA), 4 MAR – Fiori davanti alla villa che si affaccia su Cala Matano, le note di alcune delle sue più belle canzoni che si sprigionano sul molo: così l’addio delle Isole Tremiti a Lucio Dalla che amava l’arcipelago dell’Adriatico come fosse una seconda casa. L’amministrazione comunale ha voluto deporre una corona di fiori davanti alla villa di Dalla e sono stati in tanti oggi a lasciare le Isole per raggiungere Bologna e rendere così omaggio al cantante.

Nelle Isole Tremiti è stato proclamato per oggi il lutto cittadino. (ANSA).

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fonte: mytermoli.it

L’Amministrazione di Termoli esprime cordoglio per morte Lucio Dalla

TERMOLI _ E’ con profonda commozione che l’Amministrazione comunale di Termoli esprime il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del caro amico e Maestro Lucio Dalla.

Un uomo dalle geniali intuizioni, capace di diffondere e far appassionare il pubblico straniero alla musica italiana grazie alle sue indimenticabili canzoni, da sempre amante del nostro territorio, delle Isole Diomedee e del nostro mare, resosi immediatamente disponibile in occasione della manifestazione indetta a Termoli e del concerto organizzato alle Isole Tremiti contro le perforazioni petrolifere nel mare Adriatico, lascia un grande vuoto e sgomento nella cittadinanza tutta, nella scena musicale e culturale italiana. Alla famiglia del Maestro ed a tutti i congiunti le più sentite condoglianze da parte dell’Amministrazione.

fonte: mytermoli.it

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fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

Addio Lucio «Vorrei essere sepolto alle Tremiti»

di FRANCESCO TROTTA

ISOLE TREMITI. Piange il Gargano, piange l’arcipelago diomedeo. La notizia ha addolorato soprattutto lo sparuto popolo tremitese: Lucio Dalla è morto. «È un giorno triste per le isole Tremiti, perdiamo un figlio verace, di quelli che hanno voluto veramente bene a questa manciata di scogli gettati nell’Adriatico». Tra i pescatori, lì sul molo, dilaga la tristezza. «Da oggi ci sentiremo più soli».

Piange Peppino Calabrese, l’ex sindaco, amico di Lucio: «mi chiamava Pinuccio – dice -. Sono sgomento. Ancora non ci credo. Quanti ricordi… Il primo che mi viene in mente è di lui intento a mangiare felice e beato il pane e pomodoro che gli preparava mio padre sulla terrazza del nostro locale a San Domino. Erano i primi anni Sessanta e lui era agli albori della sua straordinaria carriera di artista. Non era ancora la star della canzone italiana, ma aveva già quella semplicità che manterrà intatta anche dopo. Lucio mi ha molto arricchito dal punto di vista umano, perché al di là della sua grandezza di artista, che non faceva pesare a nessuno, era uno passionale, che amava essere sempre se stesso».
«Aveva nel suo carattere molti tratti di noi tremitesi, isolani. Ecco perché legava con noi. Quando prendeva un impegno, manteneva sempre la parola data».

Calabrese fa una pausa, gli occhi lucidi, e pesca ancora fra i suoi ricordi un altro particolare importante, di quelli che forniscono la cifra del rapporto tra Dalla e le Tremiti. «Mi ricordo che spesso scherzando mi diceva: Quando morirò, vorrei essere messo in un tubetto di dentifricio e sepolto nel cimitero di San Nicola, perché anche da morto vorrei continuare a guardare quel mare che tante ispirazioni mi ha donato».

Ed infatti quella distesa liquida blu cobalto è alla base dei suoi tanti successi musicali, come «4 marzo 1943», «Cala Matana», «Com’è profondo il mare».

«Mi chiede se Dalla sarà tumulato qui? Non lo so, bisognerà scoprire se abbia messo per iscritto quello che mi diceva scherzando. Io ci spero», conclude Calabrese. Un altro che lo ha conosciuto bene è Angelo Iannotta, ex sindaco di Mattinata, che alle Tremiti lavorava in Comune. Dalla era un habituè del Gargano, e anche di Mattinata. La «farfalla bianca» lo emozionava diceva. Così come i faraglioni delle Zagare «che quasi quasi li preferisco a quelli più noti di Capri» aveva rivelato al cronista durante la prima edizione del Premio Faraglioni di Puglia che non andò in onda perché era l’11 settembre del 2001, il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle di New York.

«Ci siamo visti l’ultima volta l’estate scorsa nella casa di Mattinata dell’artista beneventano Mimmo Palladino, nostro comune amico – dice Iannotta -. In quella occasione gli regalai il libro sul folclore garganico». Ma a Mattinata lo ricordano anche per via della sua performance canora nel 2004 sul palco durante la festa patronale, dopo aver partecipato, in religioso silenzio e con un bastoncino bianco avorio, alla tradizionale processione in onore di Santa Maria della Luce.

fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

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Villaggi turistici alle Tremiti

Tra le tante opportunità di trascorrere una deliziosa vacanza alle Isole Tremiti, una delle più interessanti è sicuramente l’offerta di vacanza proposta dai villaggi turistici, che in questo arcipelago sorgono rispettando il più possibile la natura, riducendo al minimo l’impatto ambientale delle strutture ricettive, seminascoste tra le belle calette ed insenature che si aprono sul litorale roccioso. Un villaggio turistico è l’ideale per gruppi di vacanzieri numerosi, e per le famiglie con bambini.

Una vacanza piacevole soprattutto per chi è alla ricerca di comfort e comodità, per chi vuole pernottare in stanze finemente arredate, e per chi, oltre alle splendide acque del mare vuole anche assaporare il piacere di un bel tuffo nell’acqua dolce delle piscine.

Nei villaggi turistici si trovano tutti i servizi e le opportunità che si possono desiderare, sedute di massaggi, campi sportivi, palestre, scuole di sub ed animatori per i bambini più piccoli.

Per rendere ancora più gradevole la permanenza, soprattutto nel periodo estivo, avrete la possibilità di frequentare tutta una serie di interessanti corsi messi a disposizione dalle strutture. Lo studio della biologia marina per esempio, che alle Tremiti è di particolare interesse, perchè tutta l’area intorno alle isole è una riserva naturale protetta, e perciò si possono ammirare numerose specie di flora e fauna marina in un ambiente incontaminato e genuino. Interessante anche prendere qualche lezione di archeologia, per approfondire la conoscenza dei nostri antenati attraverso visite guidate a necropoli, tombe e resti degli antichi templi.

Isole Tremiti Pronte alla Tassa di Soggiorno

La tassa di soggiorno è pronta a sbarcare alle Isole Tremiti
Il Tar ha respinto il ricorso di chi si opponeva all’imposta applicata ad ogni pernottamento nelle strutture ricettive. Si pagherà un aumento che va da 0,50 centesimi a 5 euro. C’è già chi pensa alla “Tremiti Card”

Sbarcherà alle Isole Tremiti la tassa di soggiorno. Dopo Alberobello, Veglie e Otranto, anche per i turisti delle Diomedee si dovrà pagare una tassa di soggiorno. Indispensabile, dicono, per ovviare ai tagli compiuti e per riequilibrare i conti. Alle Isole Tremiti comincia a farsi sentire il peso o forse l’importanza del federalismo municipale.

Il Tar ha respinto il ricorso contro chi si era opposto alla tanto odiata tassa di soggiorno. I turisti sono avvertiti: i prezzi delle strutture ricettive aumenteranno, ma in compenso, si spera, si potrà usufruire di maggiori servizi. Gli introiti derivanti dall’imposta serviranno per garantire più qualità e più servizi al territorio. L’esempio su cui si dovrà fare sicuramente affidamento è il successo della “Otranto card”. La parola adesso passa agli amministratori e agli alberghieri.

L’imposta di soggiorno è prevista nell’ultima versione del decreto sul federalismo municipale; è applicata a ogni pernottamento e può andare da 0,5 a 5 euro a seconda della classificazione delle strutture ricettive. A disciplinarne le modalità applicative, comunque, bisognerà attendere un provvedimento successivo.

Fonte: foggiatoday.it

Guardiano di bronzo alle Isole Tremiti donato da Lucio Dalla

Lucio Dalla donerà guardiano di bronzo alle Isole Tremiti

TERMOLI. Una grande opera in bronzo eseguita dall’Accertatore di Tracce Michele Circiello “L’Acheo guardiano delle isole Tremiti”, sarà consegnato da Lucio Dalla ai Tremitesi giovedi 30 Giugno 2011 alle ore 19 sul suolo dell’Isola di San Domino, dove verrà anche posizionato nella zona denominata “Toppa” in modo che posi il suo sguardo rivolto verso l’isola di San Nicola, come un soldato a difesa delle Diomedee.

Questa affascinante manifestazione avrà anche un evento a corollario, uno strepitoso concerto di amici di Lucio come Renato Zero, Gigi D’Alessio, Irene Fargo e naturalmente il “tremites ” adottato Lucio Dalla.
Questa chicca, noi siamo i primi ad avere in visione il manifesto dell’evento che siamo certi attirerà molte persone, ci è stata fornita dall’amico di Termolionline.it Pasqualino Marinucci, il Guardiano delle isole Tremiti “L’Acheo” in questo momento è impacchettato su di una pedana al porto pronto ad imbarcarsi per le isole domani assieme a Lucio Dalla che ne sarà il donatore, per l’occasione a Termoli al porto domani pomeriggio.
Micky Guidetti  Fonte: .termolionline.it

La difesa delle Tremiti scende in piazza

La difesa delle Tremiti scende in piazza

Fonte: statoquotidiano.it di Agostino del Vecchio

Foggia – “FATTI come l’ennesimo semaforo verde del ministero dell’ambiente alla ricerca del petrolio nelle immediate vicinanze dell’Area marina protetta delle isole Tremiti, il disastro ambientale causato dall’incidente allo stabilimento “E.On” di Porto Torres, lo scorso 11 gennaio, con almeno 15mila litri di olio combustibile finiti in mare, proprio di fronte al Parco nazionale dell’Asinara, dovrebbero farci seriamente riflettere su quale destino vogliamo per il nostro sistema delle Aree marine protette in Italia”. La denuncia parte dal presidente dell’associazione ambientalista Marevivo, Rosalba Giugni che evidenzia anche gli esigui fondi destinati alle aree marine protette in Italia, in tutto 27, oltre ai 2 parchi sommersi ed il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, detto anche Santuario dei Cetacei, la riserva più vasta del Mediterraneo. La sfortuna dell’Italia è “solo” di avere attualmente un ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo con interessi nel petrolio e all’interno di un Governo che blocca i referendum sull’acqua pubblica e sul nucleare quando i pronostici di piazza non gli sono favorevoli.

Ed è proprio dalla piazza che la protesta prenderà corpo e anima il prossimo 7 maggio alle ore 10 nel porto di Termoli dove si incontreranno tutti i manifestanti. Si prevedono circa circa 11 mila persone tra amministratori di Puglia, Abruzzo e Molise, ambientalisti, 280 associazioni provenienti anche dalla Basilicata e dal nord Italia come Rovigo e Padova. Tutti i partecipanti indosseranno un foulard nero, a sottolineare la possibile minaccia di una marea nera sulle coste delle diomedee.

Il corteo della manifestazione si muoverà verso il Centro storico di Termoli per poi raggiungere la spiaggia del lungomare nord dove insceneranno uno spiaggiamento simbolico a ricordo di quello dei capodogli accaduto a Foce Varano, a nord del promontorio del Gargano. “Alcune grandi imbarcazioni eseguono ricerche di idrocarburi al di sotto dei fondali marini emettendo forti ed improvvisi rumori che interferiscono con i sistemi di ricerca di cibo dei capidogli disorientandoli”. Ad asserirlo fu il professore Giuseppe Nascetti, pro-rettore dell’università della Tuscia, ritenuto uno massimi esperiti mondiali di parassitologia ed ecologia marina, lo 18 dicembre 2009, a seguito della morte dei 7 balonotteri. Le cause ufficiali furono, però, attribuite a delle buste di plastica ingerite dai mammiferi acquatici.

Peccato che la stessa Prestigiacomo ha assicurato che i radar di ricerca della Petroceltic S.p.a (che lavora in sub appalto per la Eni) si fermeranno nel caso di avvistamento di delfini e cetacei in genere. Se le potenti prospezioni sismiche sul fondo marino avranno esito positivo si partirà successivamente con le perforazioni, utilizzando anche polveri detonanti, fino a 4mila metri di profondità, con la costruzione di infrastrutture petrolifere lungo le linee costiere pugliesi. Alla faccia dell’aerea marina protetta.

Erano le 21:45 del 22 aprile di un anno fa quando un’esplosione sulla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon provocò 11 morti, 17 feriti e la fuoriuscita, in 5 mesi, di un fiume di oltre 780 milioni di litri di petrolio che avvelenò le acque e le coste del Golfo del Messico. La flora e la fauna marina non sarebbero state più le stesse. Il governo statunitense ingiunse al gruppo petrolifero responsabile del disastro un accordo per la costituzione di un fondo iniziale di 20 miliardi di dollari per risarcimento danni. BP dal canto suo ha dichiarato spese per 8 miliardi di dollari per contenere il petrolio e perdite per 3,95 miliardi. La stessa società petrolifera, la svizzera Transocean, così come altre compagnie petrolifere, ha già ripresentato domanda per riprendere le trivellazioni nella stessa zona.

Fonte: statoquotidiano.it di Agostino del Vecchio a.delvecchio@statoquotidiano.it

(ANSA) Petrolio nelle Tremiti? Vendola, assurdo

Petrolio nelle Tremiti? Vendola, assurdo
la regione sta valutando iniziative giuridiche da avviare

(ANSA) – BARI, 9 APR – “E’ semplicemente assurdo autorizzare una ricerca di petrolio a poca distanza dalle isole Tremiti e dal quel magnifico patrimonio ambientale che e’ la riserva marina”. Lo afferma il presidente della Regione Puglia,Vendola, dopo l’autorizzazione concessa dal governo alla ”ricerca sismica alla societa’ Petroceltic Italia s.r.l.”E’ noto che in quell’area – spiega – il petrolio sia di scarsa qualita’. E allora perche’ autorizzare una ricerca sismica? la Regione sta valutando iniziative giuridiche.

Fonte ANSA.it

Niente voto per il Comune delle Isole Tremiti

Per quest’anno al Comune Isole Tremiti Niente Voto

SAN NICOLA

Come si era preannunciato, i residenti nelle Isole Tremiti dovranno attendere il prossimo anno 2012, probabilmente fino a metà maggio, per potere finalmente accedere alla tornata elettorale che determinerà la figura del nuovo Sindaco. Per quanto la notizia possa deludere gli spiriti più frettolosi attivi al momento nella politica isolana, trovo fondamentalmente benefica questa fase di forzata riflessione, che l’accavallarsi di alterne vicende ha determinato. Potremmo quasi definirne la fattispecie come un dono di Dio. Anche perché il Commissario prefettizio Dr. Palombo con il suo efficiente staff promette di riportare il dovuto ordine in una situazione che era divenuta piuttosto caotica.

Certo è che in vista di una consultazione elettorale pressoché immediata, i cittadini non erano affatto pronti a presentare dignitose liste dalle quali emergesse finalmente la figura di una personalità carismatica eccezionalmente dotata, di peso decisivo per determinare una guida sicura, capace di cambiamento radicale nell’assetto delle Isole Tremiti. In pratica, è fuori dubbio l’esistenza  di personalità degne del suddetto rango, all’altezza di programmare, e realizzare, una svolta coraggiosa, nell’amorevole rispetto di qualità umana e buon diritto dei tremitesi nella loro totalità. Ma, ahimè, quelle persone non si trovano al momento invogliate a scendere in campo, perché deluse da tutto un cumulo di eventi che non hanno certo innalzato il rango della politica locale. In tale contesto, mi permetto di esprimere con estrema modestia – non scevra tuttavia di ferma convinzione – una visione che sarei felice di veder fatta propria, se non  dalla cittadinanza nella sua interezza, perlomeno dalla parte migliore di essa.

Se è vero amore quello proclamato di continuo da molti nei confronti delle Isole Tremiti, questo è il momento di provarne con profonda schiettezza lo spessore nobile, inattaccabile da sentimenti deteriori quale il pessimismo, lo sconforto, la disistima. Quand’anche tale passo comportasse sacrifici, rinunce, sofferenze, si consideri tutto ciò un giusto prezzo che va pagato, perché nulla nella vita si ottiene mai gratis. L’ideale per cui si deve combattere ora è un mondo in cui non si debbano più piangere ferite inferte alle Tremiti da ripetuti oltraggi, spesso dovuti alle colpevoli distrazioni, come pure a trascuratezza, anche da parte dei figli prediletti, naturali o adottivi che fossero.

Dal generale caos determinatosi, è come se si attendesse ora lo sprigionarsi di un big bang nel quale alfine vedere profilarsi nitida la figura guida dei prossimi anni. Nel mondo ideale delle aspirazioni profonde, mi piace immaginare in tal senso alcuni dettagli del personaggio sconosciuto. Da pragmatico lungimirante quale vorremmo che fosse, questa persona (non è ancor detto se sia donna oppure uomo) ha capito da tempo che il coinvolgimento generale può determinare, con il concorso di energie e di partecipazione, una nuova forza capace di catalizzare il successo nella realizzazione del disegno evolutivo teso all’abbattimento radicale delle presunzioni più dannose.

Penso che obiettivo primario della politica sia quello di comunicare – attraverso la realizzazione delle varie intenzioni programmatiche – la forza di un messaggio rivolto all’umanità intera. Ciò avviene al di là dei limiti che potrebbero essere imposti da realtà contingenti quali lo spazio, il tempo, le divisioni geopolitiche. L’etica dell’uomo di coscienziosa onestà si estrinseca nell’attenzione precipua che tende a mantenere come valore primario l’essenza umana e l’universo che la contiene. Sarebbe magnifico inoltre se ciò potesse avvenire senza condizionamento da parte della divulgazione mediatica.

Naturalmente, nella realtà intellettuale che condiziona il nostro tempo, non va sottovalutato
Eliporto Isole Tremiti (foto Charly L. Smoke)

Eliporto Isole Tremiti (foto Charly L. Smoke)
quel peso dell’attualità che giunge spesso a influenzare soprattutto il mezzo espressivo dell’uomo pubblico.Questo effetto discende come conseguenza diretta della forza  innegabile del sistema mediatico, che ci conferma come l’informazione, con il potere del proprio fascino, sia divenuta oramai fulcro di una cultura politica globale. Ne consegue che tale concezione politica basata sull’universalità diviene soggetta alla dimensione globale della comunicazione.

E’ proprio questa globalità del messaggio che affascina oggi non solo la moltitudine popolare degli elettori, ma anche i candidati che aspirano ad amministrarne il prossimo futuro. Per detti protagonisti non esiste ormai politica senza divulgazione. La politica stessa si è fatta in tal modo vettore di questa comunicazione, che i migliori spiriti tentano di rendere ricca di umanismo cosmopolita. Ne deriva una visione del mondo quasi telematica.

Il rilievo che nel frangente attuale comincia a scuotere i Tremitesi più attenti appare se mai la totale carenza – individuabile nella condotta passata dell’amministrazione isolana – di una visione universale, laddove si è visto quest’ultima risultare sacrificata con apparente cinismo sull’altare dei particolarismi paesani, delle restrizioni mentali conseguenza di squallidi interessi, delle limitazioni concettuali generate dal reciproco astio personale di pochissimi singoli. Esigui sì nel numero, ma influenti quel tanto che basta per deviare il cammino di una società orientata per tanti versi all’indirizzo esaltante di un progresso comune.

L’umanità in crisi, non resistendo al dolore, si è autoamputata della propria parte più marcia, la coscienza, ritrovandosi così errabonda nell’istinto inesausto teso a reperire una nuova realtà credibile, ma soprattutto vivibile.

Se è vero, come sosteneva Carl Gustav Jung, che le persone posseggono un’apertura mentale corrispondente all’ambitus in cui vivono, la visuale offerta dal teatro naturale delle Tremiti non presenta ostacoli. In tale contesto, i Tremitesi si ritrovano emozionati dal privilegio di panoramiche infinite, il che ci riconduce pertanto alla riflessione: orizzonti sconfinati, idee grandiose. Nessuna traccia di quegli orizzonti ristretti capaci di generare ristrettezza mentale con indirizzo al degrado intellettuale di meschinità e chiusura.

Allora, bisogna concludere, è soltanto la collaborazione solidale a mancare. D’altra parte, qui alle Tremiti, oltre a deprecare l’immobilismo forzato di quella politica giunta ormai al capolinea di un binario morto,  sono troppi a lamentare proprio la divisione patologica esistente.

In tale spirito, vorrei concludere con un’esortazione ragionevole. Abbandoniamoci pure all’istinto spirituale della contemplazione, ma sempre attenti ai segnali dell’animo. Viviamo l’attimo presente come una parte del grande progetto che si concretizza, giorno dopo giorno, a misura delle nostre migliori aspirazioni. Anche il dolore, le ingiustizie, i sogni infranti appartengono intimamente a queste. Non scoraggiamoci mai. Se desideriamo la luna, non dobbiamo temere di puntare alle stelle. E’ certo che il futuro dipenderà dai nostri pensieri di oggi.

Fonte: Mytermoli.com – Scritto da Ferruccio Maria Fata

Scoglio dell’Elefante

Una delle attrattive più interessanti dell’arcipelago delle isole Tremiti è senza dubbio costituita dalla bellezza del mare, delle numerose e suggestive insenature che si aprono deliziose e solitarie lungo le pareti di scogli, e dalla fastosa ed originale conformazione delle rocce calcaree le quali, nel corso dei millenni, grazie all’erosione di acqua e vento, si sono trasformate e modificate dando origine a veri e propri gruppi scultorei naturali di estremo fascino, i famosi architelli.

Talvolta invece di aprirsi ad arco sul mare, le rocce assumono aspetti caratteristici, che stimolano l’immaginazione di chi le ammira a trovare corrispondenze ed analogie con forme conosciute.

E’ questo il caso dello scoglio che si trova appena oltre punta San Domino, a poche centinaia di metri da Cala Matano, soprannominato Scoglio dell’Elefante.

Qui la natura si è sbizzarrita nel modificare le rocce che scendono in mare da un’altezza di venti metri, dando loro la forma di un enorme pachiderma che sembra accovacciato per immergere la sua enorme testa nell’acqua limpida e cristallina. Si percepisce chiaramente soprattutto la testa, con la proboscide che si immerge nell’acqua, formando un archetto naturale. Questa località è particolarmente amata dagli appassionati delle immersioni, ed e’ uno dei punti preferiti dalle scuole sub che portano qui i loro allievi per ammirare i fondali, profondi al massimo 25 metri, che si presentano piatti e ghiaiosi, sia sul versante ovest che sul versante est, con qualche grosso masso tra cui si aggirano numerosi banchi di pesci.