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Divertimenti alle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti rappresentano un vero paradiso dei divertimenti. Innumerevoli le attività che è possibile svolgere, dal puro relax su una sdraio all’esplorazione dei fondali, dalle passeggiate nella pineta alle escursioni presso l’abbazia di Santa Maria del Mare.

Il turismo delle Tremiti non è, giusto per fare un esempio, quello della Riviera Romagnola: se lì, infatti, un numero elevatissimo di vacanzieri trascorre le proprie ferie prendendo il sole di giorno e passando da una discoteca all’altra di notte, chi sceglie le Isole Tremiti predilige una vacanza più ricca e variegata. Sull’arcipelago, molto più che altrove, le bellezze naturali giocano un ruolo determinante nella tipologia di divertimento.

Non bisogna credere, però, che le Isole Tremiti siano un posto fuori dal mondo, adatto soltanto a campeggiatori e ad amanti della natura e delle condizioni estreme: tutt’altro! Da queste parti è possibile scegliere la propria tipologia di vacanza in una gamma più vasta che in altre località rinomate: a pochi metri di distanza è possibile trovare, ad esempio, un hotel con tutti i comfort, una pensione a conduzione familiare, un villaggio di bungalow e un camping.

La gran parte delle strutture sono polivalenti e multifunzionali: nei villaggi vi è spesso, alla sera, musica dal vivo e musica da discoteca dove concludere danzando fino all’alba una serata magari iniziata in un ristorante di cucina tipica tremitese a base di pesce fresco.

Il bello delle vacanze sull’Arcipelago avviene soprattutto di giorno. Se non si riesce a rinunciare alle spiagge di sabbia fine consigliamo Cala delle Arene sull’Isola di San Domino oppure le altre spiagge attrezzate. Se invece si ha voglia di provare qualcosa di diverso e si resiste al lieve inconveniente di camminare sulle rocce, allora si potrà godere di scenari favolosi in tutta tranquillità e riservatezza.

Da non perdere le gite in barca, preferibilmente quelle autorizzate dall’Ente Gestore: potrete ammirare le calette più nascoste, le fantastiche grotte e tutti i posti più suggestivi delle Isole disabitate dove è interdetta la navigazione privata.

La ricchezza dei fondali rende il diving e lo snorkeling assolutamente unici: sia che amiate scendere a profondità medie (le Isole Tremiti non presentano elevate profondità nelle vicinanze) sia che preferiate nuotare in superficie con la testa all’ingiù, almeno un’occhiata alla splendida fauna e flora sottomarina è d’obbligo.

Per chi ama la cultura, infine, l’Isola di San Nicola mette a disposizione visite guidate al monumentale complesso abbaziale di Santa Maria, all’interno del quale è possibile ritrovare svariate testimonianze delle dominazioni qui succedutesi.

Villaggi alle Isole Tremiti

Il villaggio turistico, pur essendo una tipologia di struttura che rimanda al turismo di massa, è una delle svariate opportunità di soggiorno che le Isole Tremiti offrono ai propri visitatori.

Rispetto ad altre soluzioni, come ad esempio l’affitto di un appartamento o il soggiorno in hotel, si fa preferire per l’indubbia comodità di non dover pensare a far la spesa e le pulizie e la possibilità di partecipare alla numerose iniziative proposte dal personale addetto all’animazione.

Inoltre tale soluzione sembra non comportare maggiorazioni economiche anzi, in qualche caso, il villaggio risulta più conveniente di una struttura alberghiera tradizionale.

I villaggi-vacanze dell’Arcipelago tremitese sono due di pari livello: il Villaggio “Punta del Diamante” ed il “Villaggio Internazionale Touring Club”, entrambi sull’isola di San Domino a poca distanza l’uno dall’altro.

Analogamente a tutte le strutture ricettive di questo tipo il cliente è qui al centro delle attenzioni di un nutrito personale: rappresentano il luogo ideale per chi intenda la vacanza come un periodo di completo distacco da impegni di ogni tipo e di completo abbandono al relax, in totale assenza di preoccupazioni.

L’impressione che si ha è infatti quella che, nel villaggio, vi sia un addetto per ogni esigenza dell’ospite e che pensino praticamente a tutto loro: dal servizio di riordino e pulizia delle camere alla disposizione di sdraio ed ombrelloni in spiaggia, dal miniclub con animazione per bambini al ristorante con cucina locale ed internazionale.

I due villaggi sono piuttosto simili sia nei servizi che nelle tariffe.

Ciò premesso Il “Punta del Diamante”, situato nella località che dà il nome al villaggio, si fa preferire per l’ampia scelta degli alloggi: si può scegliere tra una villetta da due a cinque posti letto, una camera per due o una casa-tenda da due o tre posti prefabbricata, per vivere la vacanza sull’Isola a diversi livelli di comodità (e ovviamente di prezzo) e di contatto con la natura. Da non sottovalutare le varie escursioni organizzate e la possibilità di portare con sé animali domestici.

I punti di forza del Touring Club sono le innumerevoli attività cui è possibile prendere parte, le tante strutture ricreative,il ricco programma di animazione e il miniclub per i più piccini.

Entrambi offrono la possibilità di avere un doppio accesso al mare: rispettivamente Cala Tamariello e Cala degli Inglesi, per quanti amino avere le zone rocciose con possibilità di attracco per piccoli natanti, e Cala delle Arene, distante una decina di minuti a piedi da entrambi i villaggi, per quanti preferiscano la sabbia bianca.

Alle Tremiti in elicottero

Dal primo marzo del 1986, la Società di navigazione Aerea Alidaunia ha istituito un servizio di linea che permette di raggiungere in poco tempo l’arcipelago delle Isole Tremiti in elicottero, partendo dall’eliporto di Foggia.

E’ un servizio nato principalmente per garantire all’area interessata, quella del tratto di mare Adriatico compreso tra il Promontorio del Gargano, la costa della Puglia e le Isole Tremiti, un servizio di elisoccorso per gli abitanti delle isole ed un comodo mezzo per spostarsi quando le condizioni del mare non permettono alle imbarcazioni di mantenere i collegamenti con la terraferma.

Tale servizio si è nel corso del tempo strutturato al punto da diventare uno dei mezzi preferiti per spostarsi tra le isole ed il continente, e nel periodo turistico ha riscontrato il favore anche dei tanti visitatori dello splendido arcipelago, n mezzo comodo e soprattutto veloce.

Il servizio non comprende solo partenze da Foggia per le Isole Tremiti, ci sono collegamenti giornalieri anche con altre importanti località del promontorio garganico, come San Giovanni Rotondo, Vieste e Peschici.

L’ambizione della compagnia di navigazione aerea è quella di fornire un servizio di trasporto anche tra le più conosciute e frequentate località dell’area del Gargano, e giungere fino a Termoli da cui garantire un altro servizio giornaliero. La tariffa raddoppia durante il periodo estivo ed in alta stagione, mentre rimane sempre uguale per i residenti sull’isola. Per gli orari delle corse ci sono almeno due partenze al mattino e due al pomeriggio.

Grotte alle Isole Tremiti

Una delle caratteristiche più suggestive delle Isole Tremiti è il fascino delle bellezze naturali da cui è impossibile non restare rapiti. Una delle espressioni più tipiche della natura incontaminata di questi luoghi è rappresentata certamente dalle grotte che si trovano lungo il perimetro delle cinque isole.

Visitare le Isole Tremiti senza aver dato uno sguardo, seppur fugace, alle sue innumerevoli grotte, significa perdere un aspetto importante di questo territorio unico ed anche una consistente parte delle emozioni che è in grado di regalare.

Non sarà difficile trovare presso la struttura dove si alloggia informazioni su una gita in barca con visita alle grotte: ogni giorno partono dalle coste delle isole di San Domino e San Nicola decine di imbarcazioni di ogni dimensione e vi sarà solo l’imbarazzo della scelta. Nell’ipotesi (piuttosto remota) che non si riesca a reperire informazioni o se magari si intende rimanere sull’isola per poche ore, si può in ogni caso fare un rapido giro al porto e sicuramente si riceverà l’offerta di un qualche barcaiolo del posto, disposto anche ad accordarsi sul prezzo e sull’itinerario.

Le grotte naturali qui sono davvero tantissime ma vale la pena indicarne qualcuna, senza la quale una gita in barca alle Tremiti non può dirsi completa.

Una delle più suggestive è senz’altro la Grotta delle Viole, all’interno della quale si ha l’impressione di essere avvolti in un turbinio di colori e sfumature: entrati da una spaccatura della roccia di circa 5 metri si assiste allo spettacolo delle pareti interne ricoperte di fiori dalle tonalità rosacee, argentee e gialle, il tutto avvolto dai riflessi dei raggi solari che penetrano dall’alto e conferiscono alle pareti rocciose e all’acqua un colore che va dal verde all’azzurro che ben si abbina al rosso delle alghe che marcano il livello dell’acqua sulle rocce. Usciti dall’altra spaccatura lievemente più ampia si possono notare le viole sul pendio da cui il nome.

La Grotta delle Rondinelle è di dimensioni minori e meno variopinta ma non per questo meno suggestiva: il suo nome deriva dai nidi di rondini presenti al suo interno.

La Grotta del Sale è così chiamata perché vi veniva nascosto il sale in epoche passate ed anche, secondo alcuni, perché grazie all’effetto delle maree, era possibile raccoglierne in gran quantità.

La Grotta più caratteristica è forse quella del Bue Marino, sulle cui pendici nidificano le diomedee, gli uccelli caratteristici dell’arcipelago: un tempo rifugio della foca monaca grazie alla spiaggetta che forma al suo interno per via alle acque bassissime, regala ancora oggi grandi emozioni per la sua profondità di circa settanta metri, nel corso dei quali offre spettacoli di riflessi e rifrazioni impareggiabili.

Immersioni alle Isole Tremiti tra fondali e relitti

Lo snorkeling e il diving sono due termini che hanno fatto da qualche anno ormai la loro comparsa su molti dei cataloghi turistici più diffusi: possono praticarsi un po’ ovunque ma alle Isole Tremiti queste attività sono in grado di regalare momenti indimenticabili difficilmente paragonabili ad altre località di mare. Sia che vogliate osservare il mondo sommerso con maschera e tubo nuotando in superficie (lo snorkeling) sia che preferiate immergervi completamente per toccare con mano le bellezze dei fondali (diving), quello che troverete nelle acque delle Tremiti vi lascerà senza fiato: un tripudio di forme e colori che nessuna descrizione, per quanto minuziosa, o fotografia, per quanto ben fatta, saprà rendere al meglio.

Triglie giganti, dentici, orate, polpi, stelle marine, margherite di mare, ricciole, ippocampi, molluschi e crostacei di ogni tipo sono solo alcune delle specie di flora e fauna marina in cui ci si potrà facilmente imbattere durante un’immersione solitaria o di gruppo oppure, perché no, insieme alle guide messe a disposizione dai Diving Center di San Domino: sono ben 23 i percorsi subacquei tra cui scegliere, classificati in ordine di difficoltà e per tipologia di fondali.

Le coste delle Isole Tremiti, ad ogni modo, non sono molto profonde (tranne qualche eccezione) e ciò permette immersioni anche ai meno esperti, fatto salvo il buon senso nel riconoscere i propri limiti e nell’essere prudenti: avventurarsi sott’acqua in prossimità degli scogli con un mare non perfettamente calmo potrebbe esporre i sub meno preparati a rischi non di poco conto.

Un’altra grande attrazione dei fondali delle Tremiti sono i relitti in cui è facile imbattersi nuotando a pochi metri di profondità: ancore, resti di navi risalenti a varie epoche o anche il motore di un aereo, giusto per citarne qualcuno.

Nuotare su questi relitti dà l’impressione di restare sospesi sulla storia di questi territori, oggi così ospitali ma un tempo purtroppo fatali a molti viaggiatori. Si va da relitti come quello di Cala dei Benedettini risalente al I sec. a.C. a quello di una galea turca di metà Cinquecento con 4 cannoni di bronzo. Il più famoso e recente è però quello del “Lombardo”, lo storico piroscafo utilizzato da Garibaldi durante la spedizione dei Mille del 1860 e poi riconvertito in traghetto per trasportare milizie e prigionieri dalla terraferma alla colonia penale delle Tremiti: il suo naufragio avvenne presso Cala degli Inglesi nella notte tra il 12 e il 13 marzo 1864 mentre il suo ritrovamento è del febbraio 2005.

Il Parco Marino delle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono state dichiarate Riserva Marina nel luglio del 1989 e dal 1996 il loro territorio è entrato a far parte del Parco Nazionale del Gargano. Si tratta di una delle aree marine protette più significative nel suo genere data l’unicità dei luoghi e la concentrazione di flora e fauna davvero fuori dal comune.

Le Isole Tremiti si possono considerare dal punto di vista della bio-diversità una sorta di Mediterraneo in miniatura con un vantaggio considerevole: i ridotti tassi di inquinamento rendono possibile la salvaguardia di specie altrove in via di estinzione oppure già scomparse.

E’ il caso degli alcionari mediterranei, presenti qui in grande quantità ma estremamente rari altrove. Lo stesso vale per le spugne tra cui le Paramurucee della rara tipologia bicolare, per i coralli e per innumerevoli altre specie di piante marine coperte da tantissimi microrganismi, crostacei, molluschi e pesci che vivono in simbiosi con i fondali (indicati col termine di ‘benthos’) dando vita a scenari sempre in evoluzione.

I protagonisti delle acque delle Tremiti sono però i pesci che in gran quantità affollano ogni anfratto di roccia sottomarina.

Il pelagico è probabilmente il più frequente ma non vanno dimenticati gli astici, le aragoste, gli ippocampi, i cefali, gli astici, le orate, i dentici, i polpi, le seppie e le cernie: ognuno nel proprio habitat, ognuno alle proprie profondità, queste e tante altre specie popolano un panorama sommerso di bellezza autentica.

Il parco è diviso in 3 zone ed il regolamento è piuttosto rigido (altrimenti verrebbe meno la sua funzione protettiva dell’ambiente marino).

La zona A è caratterizzata dal divieto totale di pesca, balneazione ed anche la navigazione senza la previa autorizzazione delle autorità oppure nell’ambito di visite guidate: comprende l’Isola di Pianosa.

Per la zona B che comprende Capraia (da Cala Sorrentino allo scoglio Caciocavallo) e San Domino (da Punta Provvidenza a Punta Secca) ha dei divieti molto simili: è proibita la pesca subacqueadi ogni tipo e la navigazione tranne quella autorizzata.

La zona C è detta ‘di riserva parziale’ in quanto sono consentite le immersioni e la pesca sportiva: comprende la gran parte dell’Isola di San Domino e l’Isola di San Nicola.

Il Cavalluccio Marino delle Isole Tremiti

Probabilmente uno dei pesci marini più simpatici d’aspetto, l’Ippocampo o Cavalluccio Marino, pur diffuso un po’ in tutte le acque salate del pianeta con una temperatura medio-alta, trova uno dei suoi habitat più congeniali proprio nella riserva marina delle Isole Tremiti. Le acque calde, i fondali non molto profondi e soprattutto le ampie praterie di Posidonia rendono il cavalluccio marino uno dei protagonisti delle esplorazioni subacquee di queste zone.

Dal tipico corpo allungato, con formazioni circolari ossee e senza squame pur essendo un pesce, non è un veloce nuotatore ma preferisce agganciarsi alla vegetazione sottomarina con la sua forte coda prensile a cui si deve, insieme alla pinna dorsale, il tipico movimento ondulatorio che ricorda il galoppo di un cavallo.

Si nutre per lo più di gamberetti, giovani pesci di piccole dimensioni e plancton: è però anch’esso una preda e, non potendo contare su un nuoto veloce, è dotato di un’ottima vista da lontano e di occhi in grado di offrire un ampio campo visivo e di muoversi indipendentemente in maniera del tutto analoga a quelli dei camaleonti.

Una delle caratteristiche più singolari è quella relativa alla riproduzione: dopo aver generato le uova, infatti, la femmina le deposita in una sacca addominale del maschio dove completeranno la loro gestazione e verranno alla luce i cuccioli.

Questi sono già alla nascita capaci di nuotare e di procurarsi il cibo da sé: i genitori, d’altronde, non si curano affatto di loro dopo la nascita.

La sua presenza nei fondali delle Tremiti ha un doppio valore.

Da un lato rappresenta un’oasi protettiva per un animale a rischio di estinzione: l’«hippocampus hippocampus», dal colore rossiccio, e l’«hippocampus guttulatus», dai toni giallastri, le due specie più frequenti da queste parti, sono annoverate tra quelle protette dal CITES che ne proibisce la cattura e la vendita; la particolare conformazione ha finito col rivelarsi un boomerang per questa specie che trova anche, suo malgrado, largo uso nella medicina tradizionale cinese.

Dall’altro sono sempre più numerosi gli studi che confermano come questo grazioso pesce prediliga acque non inquinate: un ulteriore attestato della purezza del mare delle Tremiti.

Sono attestate altre specie non rientrati, per ora, tra quelle protette dalle autorità: l’invito è comunque quello di ammirarlo durante le immersioni sui fondali ma di evitare in ogni caso di catturarlo o rovinarne l’habitat.

Le Spiagge delle Isole Tremiti

Un posto particolare come le Isole Tremiti non poteva non avere delle spiagge fuori dall’ordinario. Più che di spiagge vere e proprie qui si parla di “cale” o “calette”, insenature o avvallamenti verso il mare che sembrano fatti apposta per sdraiarvisi sopra e prendere il sole prima e dopo aver fatto un tuffo in acqua.

Di cale di sabbia e ciottoli non ce ne sono molte e si concentrano per lo più sull’isola di San Domino, non a caso quella maggiormente attrezzata dal punto di vista della ricettività turistica: tra queste ricordiamo Cala Matano, Cala dei Benedettini, Cala Zio Cesare, Cala del Bue Marino e Cala delle Arene.

Alcune di queste, come Cala Matano o Cala dei Benedettini, sono dotate di servizi standard come sdraio e ombrelloni mentre in altre è preferibile portarsi ciò che si intende utilizzare: va però tenuto presente che in molti casi l’ombrellone è quasi superfluo per via dell’ombra dei Pini d’Aleppo.

La maggior parte del profilo costiero delle Tremiti è costituito da rocce e ciò rende incompatibili questi luoghi con il turismo di massa tipico di altre zone dell’Adriatico: in compenso le tante cale, rocce, grotte e scogli, oltre che di bellezza mozzafiato, sono ricchissimi di storie e leggende testimoniate dai nomi che portano.

Alcune cale, come quella presso i Pagliai, sono raggiungibili solo via mare, noleggiando agevolmente un gommone: consigliamo però particolare prudenza soprattutto ai navigatori non esperti.

Sull’Isola di Capraia segnaliamo Cala dei Turchi, Cala di Sorrentino ed anche Cala Pietra del Fucile, di recente indicata come la miglior «spiaggia» da un ente per la qualità del mare.

A differenza delle altre due San Nicola ha solo un paio di aree, peraltro non ampie, dove prendere il sole e fare il bagno: i suoi fondali sono inoltre costituiti da rocce franate ed hanno una profondità media sensibilmente maggiore. La Cala del Cretaccio completa il quadro delle spiagge tremitesi. Il fatto che non siano particolarmente ampie è uno svantaggio facilmente compensabile con le bellezze che si possono visitare circumnavigando le isole oppure esplorando i fondali. Estremamente caratteristiche e degne di visita sono le tante grotte disseminate lungo il perimetro delle Tremiti tra cui ricordiamo la Grotta del Sale, la Grotta delle Viole, la Grotta delle Murene, la Grotta delle Rondinelle, la Grotta del Bue Marino, la Grotta della Madonna e la Grotta del Leone. Molto apprezzati anche gli scogli: lo Scoglio dell’Elefante, lo Scoglio segato, gli Scoglietti presso Capraia e i Pagliai sono solo alcuni dei più noti.

Miti e leggende alle Isole Tremiti

Come in tutti i posti in cui la natura sembra avere ancora il predominio sulle opere dell’uomo, anche sulle Isole Tremiti sono nate numerose leggende i cui spunti risalgono sia a fenomeni naturali, spesso collegati al mare, che a fatti storici realmente accaduti.

Dell’eroe greco Diomede si è parlato nella sezione a lui dedicata, facendo cenno alle tante varianti del mito che comprende anche le Diomedee (Berte Maggiori), uccelli simili ai gabbiani per dimensioni ed abitudini, il cui verso ricorda molto il pianto di un neonato: alla morte di Diomede per mano del fratello Aleno, questi venne sepolto e, secondo una versione della leggenda, tutti gli abitanti delle isole vennero scacciati dagli Illirici. Le anime degli esuli vennero trasformate in uccelli da Venere (che in un’altra versione li rende tali per vendetta) per vigilare sulla tomba del loro re.

Tale mito avrebbe trovato riscontro secondo un’altra leggenda: nel Cinquecento, Padre Basilio da Cremona, un benedettino dell’abbazia, rinvenne per caso resti umani e monete d’oro e d’argento scavando sull’Isola di San Nicola.

Un simile ritrovamento è alla base della leggenda di don Benedetto Cocarella, un eremita del XVI secolo sull’Isola di San Nicola cui apparse la Madonna per comunicargli la collocazione di un ingente tesoro: dopo una seconda apparizione, in cui la Vergine sarebbe apparsa crucciata per il mancato seguito dato alle sue parole, il religioso si decise a scavare e rinvenne ricchezze tali da poter costruire un santuario mariano.

Sono moltissime le leggende relative ai tesori nascosti nell’arcipelago e pare che abbiano un certo fondamento se si pensa che, per la loro posizione geografica ed anche per l’efficienza dei monaci-guerrieri nel difendere i propri territori, le Isole Tremiti furono in più occasioni utilizzate come luogo di deposito segreto da parte di pirati, mercanti e militari. “Punta del Diamante” si chiama così proprio per via di una di queste storie cui qualcuno di tanto in tanto dà credito e inizia a scavare sulla base delle indicazioni contenute nei racconti.

Interessanti anche le leggende sui fantasmi: su tutti quello di un galeotto e di un’anziana signora. Il primo, scappato da una colonia penale, sarebbe stato riacciuffato e decapitato presso il Cretaccio, dove ancora oggi si aggirerebbe con la testa sotto al braccio. La seconda, il fantasma più famoso dell’arcipelago, sarebbe l’antica proprietaria dell’Isola e la si potrebbe ancora udire urlare durante le tempeste.

Turismo alle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono senza dubbio un posto incantevole: il mare è favoloso e la natura che le abita è in grado di mostrare bellezze davvero fuori dal comune.

Appare però opportuno delinearne un po’ meglio le caratteristiche del turismo.

Le Isole sono adatte a tutti, grandi e piccini, coppie, famiglie e gruppi di età diverse. Tuttavia bisogna ricordare che le Tremiti sono quanto di più lontano ci sia dal turismo di massa fatto di ampie spiagge fitte di ombrelloni e sdraio: le spiagge sabbiose sono poche e strette ed anche laddove vi siano servizi per i bagnanti è bene fare i conti l’esiguità degli spazi. O si arriva in spiaggia per tempo, quindi, o è preferibile spostarsi sulle aree rocciose. Chi non vi è abituato potrebbe trovarle poco gradevoli – benché la crescita del turismo in Croazia, dove di fatto tutte le spiagge hanno questa caratteristica, ne dimostri la piena compatibilità col turismo – anche perché le rocce tendono a riscaldarsi più della sabbia: un buon telo e gli zoccoli ai piedi sono assolutamente indispensabili!

Nel periodo estivo, che si opti per una gita di una giornata o per un soggiorno prolungato, è opportuno evitare gli spostamenti negli orari della tarda mattinata: oltre ad essere i momenti più caldi sono anche quelli scelti dalla maggior parte dei pendolari che affollano quotidianamente aliscafi, spiagge e posti all’ombra.

Se amate la vita comoda e non riuscite a staccarvi dai comfort del vostro appartamento è probabile che la scelta di una vacanza alle Tremiti sia da vagliare con attenzione. Come più volte rammentato non è possibile portare con sé l’automobile e dunque anche il bagaglio da preparare risentirà di ciò: è pur vero che gli hotel mettono a disposizione frequenti navette, volte proprio a sopperire a questo inconveniente, ma è sempre consigliabile portare con sé solo lo stretto necessario.

Il bello delle Tremiti è in fondo il contatto diretto con una natura quasi incontaminata ma ciò comporta, ad esempio, la necessità di percorrere a piedi qualche centinaio di metri su strada non asfaltata e magari portandosi dietro ombrelloni, teli e sdraio. I bambini non troveranno con la stessa frequenza delle località della riviera continentale parchi-giochi a loro dedicati né potranno divertirsi con la sabbia, a meno di non andare nelle poche cale in cui è presente.

Gli amanti della movida notturna e della mondanità delle discoteche più esclusive dovranno moderare un po’ le loro pretese: non essendovi orde di turisti concentrati in un unico posto i locali si adeguano di conseguenza. Diversi ristoranti ed hotel prevedono il servizio-animazione e hanno una sala da ballo ma nulla a che vedere con i locali alla moda di altre zone dell’Adriatico.

Il mare, stupendo, fa spesso i capricci e non di rado, col mare mosso, vengono sospesi i collegamenti con la Penisola: ciò significa che i navigatori non troppo esperti non devono in alcun caso avventurarsi in mare, magari noleggiando un gommone o una canoa, se le condizioni di questo non siano di assoluta calma.

Per godere appieno delle Isole Tremiti ci vuole un po’ di pazienza e molto rispetto per i luoghi: bisogna essere disposti, ad esempio, a portare con sé la busta di spazzatura prodotta durante il picnic (assolutamente vietato, oltre che estremamente irrispettoso, abbandonare i propri “resti”) anche per un bel tratto prima di trovare una pattumiera.

Ma per un posto così ne vale decisamente la pena.