Molo di San Nicola

San Nicola è l’isola dell’arcipelago delle Tremiti più brulla e priva di vegetazione d’alto fusto, dove i suoni del mare e del molo insieme al canto degli uccelli -quali lo scricciolo selvatico, qualche fringuello, i verdoni e i cardellini- permettono ai turisti di godere appieno del le meraviglie di questa natura selvaggia.
Dal Giugno 2010 le Isole Tremiti, rappresentate da un’immagine proprio dell’Isola di San Nicola, sono diventate anche un francobollo, a testimoniare la bellezza naturale ed artistica di questi luoghi.

Nei mesi estivi, il turismo giornaliero sfiora le 10 mila persone che arrivano coi traghetti da Ortona, Manfredonia, Vieste, Termoli, Foggia, Rodi Garganico, e coi gommoni dalla vicina isola di San Domino.
Di fronte all’abitato, circondato da antiche mura difensive, ci sono un molo pubblico e scivoli per piccole barche. L’ attracco dei traghetti avviene al porto di San Nicola, ove i traghetti stessi e barche arrivano seguite dai gabbiani reali, e ove nei pressi della riva galleggiano le berte (la specie Maggiore e la Minore) e
svolazzano le rondini di mare. San Nicola ha un approdo con innumerevoli posti barca, lungo 80 metri fruibile nelle ore notturne dal fondo roccioso e sabbioso, profondo fino a 2 metri e mezzo, al contrario di San Domino che offre pochi e difficoltosi approdi.
San Nicola Può ospitare barche fino a 15 metri di lunghezza.

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Il molo di approdo dei traghetti è un via vai di persone appena arrivate per visitare l’incantevole Abbazia di Santa Maria a Mare, circondata dalle mille leggende, oppure per passeggaire nella piccola isola da traversare da sponda a sponda a piedi e senza fatica.
Al molo di San Nicola si sosta magari in attesa di una voce che annunci l’inizio dell’escursione in barca verso l’isola di Capraia, la quale da punta dello Straccione a Cala Grange, non offre approdi, ma dare fondo all’ancora a cala dei Vermi, darà la possibilità ai turisti di ammirare le falesie e le scogliere e di tuffarsi in un mare straordinario.
Oppure si arriva al molo di San Nicola per indimenticabili escursioni subacquee, e per ammirare la straodinaria varietà e ricchezza delle specie ittiche e vegetali del parco marino: la suggestiva conformazione dei fondali renderanno il panorama sottomarino di rara bellezza.

Arrivare al molo di San Nicola con una imbarcazione personale, non deve cogliere impreparato il velista, perchè qui si troveranno alcune difficoltà come la mancanza di acqua, energia elettrica e carburante. I fondali profondi e rocciosi, inoltre renderanno poco sicura la sosta soprattutto con il brutto tempo se non ci si ancora. Se il Gargano risulterà visibile in modo nitido, vi sarà vento di maestrale in arrivo tra le isole, che soffia dopo il passaggio di una bassa pressione, determinando un miglioramento generale delle condizioni. Se il Gargano è attorniato invece da foschia, arriverà lo scirocco dall’Africa, un vento caldo e umido che porta nuvole.

Il molo non è solo il luogo ove arrivano i turisti, ma è anche il centro di una delle attività principali dell’isola di San Nicola, la pesca, in quanto san Nicola risulta essere di “zona C”
per quanto riguarda la divisione in zone dal 1989 della Riserva Marina delle Tremiti, e dunque qui sono consentite la balneazione, le immersioni subacquee e anche la pesca.
L’attività della pesca a San Nicola raggiunge vette straordinare
di impegno umano sia d’estate che di inverno, mentre le nebbia eterna sale dal mare. I piccoli e caratteristici vicoletti che si snodano nei dintorni del porto, in passato luogo di immagazzinamento del pescato, sono tutto un brulicare di odori, suoni e colori che si sentono fin nell’entroterra, come in altrecittadine del continente, magari è il traffico a farla da padrone.

La cucina tipica tremitese, prevede spesso pesce locale (dentici, orate, astici, aragoste, cefali, polpi, seppie, cernie) offerto dai ristoranti che affacciano direttamente sul molo e magari pescato da un peschereccio di proprietà del locale stesso.